Un doppio momento significativo: culturale ma anche di comprensione del mondo di oggi, dei suoi squilibri, e delle possibilità, che perlomeno rimangono, di costruire ponti e tessere rapporti. Questo rappresenterà l’approdo a Castelnovo del progetto “Mille Francs”, a cura dell’associazione “Chili 5 di sale”. Il 26 marzo, sabato prossimo, in municipio la giunta di Castelnovo incontrerà alle 11 un gruppo di artisti provenienti dal Congo, che hanno collaborato al progetto Mille Francs e che saranno i protagonisti anche del secondo momento in programma, la rappresentazione dell’omonimo spettacolo che andrà in scena al Teatro Bismantova il 1° aprile alle ore 21, nell’ambito della stagione 2015-2016. Spiega l’assessore alla cultura Emanuele Ferrari: “Proprio in questi giorni, con altri mondi che bussano alle nostre porte e spesso ci trovano indifferenti, questo progetto e questo incontro diventano necessari. È prima di tutto un riconoscersi. Provare ad accorciare una distanza e sentirsi parte di qualcosa di comune. L’arte, la poesia del racconto, il valore imprescindibile delle nostre vite. Della vita nel suo slancio di umanità che in teatro porta a rompere gli schemi, attraversare le frontiere. Dirsi davvero le cose e fare nuovo il mondo. È anche un modo semplice e diretto di dire grazie. A chi da lontano è venuto a trovarci, portando con sé il proprio mondo e donando nuova vita al nostro”.
Andrea Anselmi, presidente dell’associazione “Chili 5 di Sale”, aggiunge: “Mille Francs è uno spettacolo che è nato a seguito di diversi soggiorni che la nostra compagnia ha svolto a Bukavu, città della Reppubblica del Congo, vicino al confine con il Ruanda. Il progetto è cresciuto con l’intenzione di valorizzare le espressioni artistiche locali e abbiamo quindi cercato attori che avessero voglia di partecipare insieme a noi ad attività teatrali. Dopo le prime collaborazioni, basate su improvvisazioni a coppie, abbiamo costruito un testo più articolato, che si è trasformato in questo spettacolo, Mille Francs, andato in scena inizialmente proprio a Bukavu. Abbiamo poi deciso di rappresentarlo anche in Italia.
Dopo averlo proposto a Bologna e a Reggio Emilia, al teatro Rosebud, lo portiamo con grande piacere a Castelnovo, anche perché l’amministrazione comunale ci ha sostenuto nelle pratiche per ottenere i visti per gli attori, e poi con il Teatro Bismantova abbiamo già avuto modo di collaborare sempre con grande piacere”.
Spiega in proposito il direttore artistico del teatro, Giovanni Mareggini: “Avevamo già avuto modo di collaborare con “Chili 5 di Sale” nel 2014, quando avevano tenuto residenza al Teatro Bismantova per preparare il loro spettacolo “Recita dell’attore Vecchiatto nel teatro di Rio Saliceto”, tratto da un racconto di Gianni Celati. Rispetto a quella ricerca, fortemente legata a una realtà emiliano-romagnola, questo spettacolo è invece una riflessione su tematiche internazionali importanti, che per noi aprono la seconda parte della stagione. Quella che, rispetto alla prima denominata “Del nostro mondo”, abbiamo chiamato “…e degli altri”, proprio perché getta uno sguardo a realtà lontane da noi,. Dimensioni che sono tali soltanto geograficamente e che ci permettono di fare riflessioni molto concrete sul presente di tutti noi”.
Mille Francs prende spunto proprio dalle interazioni quotidiane tra bianchi e neri nella città di Bukavu: è uno spettacolo multilingua, con attori e attrici che usano il francese, lo swahili e un grammelòt franco-italiano. Sul palco vediamo un turista italiano interessato ai gorilla che incontra sul marciapiede una venditrice improvvisata di abiti e un giornalista congolese che intervista una volontaria italiana impegnata in un piccolo progetto di aiuti umanitari. Due situazioni piuttosto banali, che danno però la possibilità di osservare le relazioni che si sviluppano fra i personaggi e di confrontare i loro preconcetti. La recitazione infarcita di gag lascia spazio a un testo che rasenta il pamphlet, per la critica a un sistema politico-economico internazionale e nazionale che di fatto costringe la regione del Kivu, di cui Bukavu è capitale, in condizioni disperate.
L’associazione “Chili 5 di sale” si è formata nel 1999 in occasione dello spettacolo sulla Resistenza da cui trae il nome. I componenti del gruppo, a seconda delle attitudini, si occupano di teatro civile, narrazione, teatro danza, danza contemporanea, canto, teatro comico, teatro fisico e di parola, clownerie. Dal 2002 la direzione è affidata a Andrea Anselmi e Fabiana Bruschi, registi fondatori della compagnia. Sul piano artistico, le produzioni della compagnia sono legate a tematiche civili e sociali e all’esplorazione di vari linguaggi, passando indifferentemente dal teatro di narrazione a quello fisico e a quello di parola.