“E’ stato giusto che chi voleva far sentire la propria voce ne abbia avuto l’opportunità, anche se qualcuno è scaduto nelle offese, ma non si confonda la straordinaria occasione offerta dalla strategia per le Aree Interne con la questione del punto nascite”. In una nota unitaria i Sindaci dei Comuni dell’Unione dell’Appennino, Ente titolare dei progetti legati alla Strategia nazionale Aree Interne, rimarcano l’importanza della serata di venerdì in cui sono stati illustrati i 30 milioni di investimenti previsti nel documento programmatico per la montagna reggiana, ai quali si aggiungono altri interventi sull’area appenninica annunciati dalla provincia di Reggio e dalla Regione Emilia-Romagna che portano il totale dei fondi che arriveranno nel prossimo triennio vicino a 50 milioni di euro. Spiegano i Sindaci di Castelnovo Monti, Ventasso, Villa Minozzo, Vetto, Casina, Carpineti e Toano: “Sentiamo la necessità di rimarcare che il passaggio segnato dall’incontro di venerdì sera, per il nostro territorio può essere epocale: una grande sfida che se saremo capaci di affrontare fino in fondo potrà garantire prospettive di futuro alla montagna, intervenendo su molti settori con il comune denominatore di sostenere la creazione di nuove imprese, posti di lavoro, opportunità di vita in montagna, servizi capillari ed efficienti. Siamo convinti di essere di fronte a un momento storico in cui l’Appennino potrà esprimere pienamente le proprie attrattive come luogo dove non soltanto sia possibile rimanere, ma anche pensare di trasferirsi a vivere, visti anche i grandi problemi con cui si trovano ad aver a che fare le aree metropolitane, come l’inquinamento che in questi giorni ha raggiunto livelli di allerta”.
Spiegano ancora i Sindaci: “Cogliamo con favore e fiducia le parole spese venerdì sera dal Presidente della provincia Giammaria Manghi, dall’Onorevole Enrico Borghi, del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. In particolare da parte del Presidente Manghi l’attenzione e l’impegno della provincia sulle infrastrutture, con il secondo stralcio della variante del Ponte Rosso, che nei primi 6 mesi del 2018 sarà terminata grazie alla capacità mostrata dall’Ente di reperire i fondi per quella che ha sempre indicato come una priorità (dismettendo patrimonio immobiliare di proprietà); inoltre il lavoro che sta andando avanti per siglare un accordo con Anas sulla statale 63, per tre stralci di lavori tra Vezzano e il Bocco, con adeguamento e revisione del tracciato, e l’annuncio dei prossimi lavori sul ponte di Rio Sologno per 800 mila euro, che consentiranno il pieno ripristino al traffico, grazie a una compartecipazione al 50% tra Regione e Provincia, anche questo intervento da completare entro metà 2018; infine l’adeguamento sismico dell’Istituto Cattaneo – Dall’Aglio.
Da parte del Presidente Bonaccini sono arrivati impegni importanti sul sostegno alla Strategia, con particolare attenzione agli investimenti sull’agricoltura e la filiera del Parmigiano Reggiano prodotto in montagna, un settore che, come ha rimarcato lui stesso, sta segnando una rinnovata attrattività verso i giovani. E per quanto riguarda la sanità e i servizi, sia Manghi che Bonaccini hanno ribadito l’importanza degli investimenti previsti sull’Ospedale Sant’Anna, quattro milioni che potranno essere impiegati in tempi rapidi grazie alla scelta di stralciare i capitoli riguardanti il Sant’Anna dal nuovo PAL, proprio con l’obiettivo di avere un canale preferenziale. In più la disponibilità da parte di Bonaccini ad investire ulteriori risorse sull’ospedale in un percorso di individuazione delle necessità che sia condiviso con la comunità appenninica”.
Concludono i Sindaci: “C’è chi ha sostenuto che questa iniziativa fosse una sorta di “compensazione” a seguito della mancata deroga per il Punto nascite di Castelnovo Monti. Ribadiamo che tra i due aspetti non c’è una relazione diretta: l’adesione alla strategia nazionale Aree Interne, che ha visto l’Appennino emiliano inserito tra le prime esperienze pilota a livello nazionale, è un’azione che va avanti da più di due anni, e la serata di venerdì era stata fissata con ampio anticipo anche rispetto all’annuncio arrivato a inizio ottobre dalla Commissione nascite del Governo di non concedere la deroga per gli ospedali dell’Appennino. Ora le comunità della montagna si rendano protagoniste di questa grande opportunità: se saremo capaci di coglierla insieme, in tutte le sue diverse azioni, sarà davvero una occasione unica, per consistenza dei finanziamenti e per la scelta strategica degli obiettivi sui quali indirizzarli, per lo sviluppo del territorio a medio e lungo termine”.