È rientrata nei giorni scorsi la delegazione di Castelnovo Monti che a Kahla ha firmato il nuovo patto di gemellaggio con il Comune della Turingia, legato a Castelnovo da un’amicizia ormai radicata e solida, nata da eventi dolorosi: ricorre proprio in questi giorni l’anniversario del rastrellamento avvenuto nel 1944, con numerosi montanari radunati nella sede del partito fascista che oggi è il Teatro Bismantova, e poi avviati alla deportazione. Diversi tra loro furono assegnati al durissimo campo di lavoro di Kahla, dove in fabbriche sotterranee venivano realizzati i caccia a reazione Me 262 per la Luftwaffe. A causa di malnutrizione e durissime condizioni di vita, tanti prigionieri da tutta Europa sono morti nel campo di lavoro.
Coloro che partirono da Castelnovo Monti e non fecero ritorno furono Inello Bezzi, Roberto Carlini, Anselmo e Renato Guidi, Pierino Ruffini, Ermete Zuccolini, Francesco Toschi. La firma del patto di gemellaggio ha visto la partecipazione del Sindaco di Castelnovo Enrico Bini, il Sindaco di Kahla Jan Schönfeld ed alcune autorità della regione tedesca della Turingia. La delegazione di Castelnovo era composta da membri dell’amministrazione, del comitato gemellaggi e dal parroco Don Giovanni Ruozi. “La firma del gemellaggio è stato un momento profondamente toccante – afferma Lucia Manfredi, Assessore ai Gemellaggi – alla presenza anche di alcuni familiari delle vittime che furono deportate da Castelnovo e non vi fecero ritorno.
Durante una visita al cimitero, dove è posta la lapide con i loro nomi, il parroco ha celebrato una funzione religiosa in loro memoria, alla quale hanno partecipato anche gli studenti della classe 5^Q dell’IIS Cattaneo Dall’Aglio, che nei giorni in cui era a Kahla la nostra delegazione per il gemellaggio, hanno compiuto una visita-scambio di studio in Turingia. Ora il nuovo patto di amicizia sarà sancito definitivamente con la visita della delegazione di Kahla a Castelnovo, prevista in aprile. Siamo soddisfatti ed emozionati per essere arrivati a questo traguardo grazie alla volontà e all’impegno di cittadini, storici, studenti, associazioni e amministrazioni tanto di Castelnovo quanto di Kahla.
Credo fermamente nella bellezza del gesto che abbiamo compiuto e sono consapevole della sua importanza. Ringrazio chi ha lavorato negli anni per poter arrivare fin qui. Questa stretta di mano tra le nostre città non è solo un gesto di amicizia, è la manifestazione tangibile di cosa significa per noi “Europa”: il rifiuto della prevaricazione, della violenza e della guerra e quindi l’apertura alla celebrazione dell’altro e delle sue differenze. È un impegno solenne in memoria delle vittime e un segno per le future generazioni. Ora sappiamo che da fondamenta così salde non può che nascere un’amicizia duratura e ringrazio tutti coloro che hanno partecipato a questo viaggio”.