Continua la Stagione teatrale al Teatro Bismantova di Castelnovo Monti. Dopo il successo de “Il sequestro”, con Roberto Ciufoli e Nino Formicola, venerdì 17 febbraio alle ore 21 sarà sul palco un grande classico con una produzione di alto livello: Lisistrata, tratta dalla commedia di Aristofane, qui proposta nell’adattamento e regia di Ugo Chiti, con Amanda Sandrelli, Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Gabriele Giaffreda, Elisa Proietti e Luciana De Falco. Una produzione Arca Azzurra.
Amanda Sandrelli è un’amica del Teatro Bismantova, dove si è esibita in più occasioni. Torna a Castelnovo dopo avere interpretato, negli scorsi anni, Oscar e la Dama in Rosa, la commedia Non c’è tempo amore, Il Pranzo di Babette e le letture nel concerto dedicato alla Missa Gaia.
Ora torna con la storia archetipica e immortale di Lisistrata, donna ateniese che convoca numerose donne di Atene e altre città per discutere un importante problema: a causa della guerra, gli uomini sono perennemente impegnati nell’esercito e non hanno più il tempo di stare con le loro famiglie. Lisistrata propone allora alle altre donne di fare uno sciopero del sesso: finché gli uomini non firmeranno la pace, si rifiuteranno di avere rapporti con loro. Dopo un momento di sbigottimento e di rifiuto, le donne si dicono favorevoli al piano e fanno un giuramento.
Lisistrata è una figura che da 2600 anni ci parla della stupidità, l’arroganza, la vanità, la superficialità degli uomini; ci guarda dal lontano 411 a.C., anno del suo debutto nel teatro di Dioniso ai piedi dell’Acropoli di Atene e scuote la testa sconsolata di fronte alle tragedie, alle miserie, ai disastri provocati da quella stupidità, arroganza, vanità, superficialità, che sono tutti sostantivi femminili, come la guerra che da questi viene immancabilmente generata, ma che sono immancabilmente attributi maschili.
Lo fa attraverso un meccanismo teatrale modernissimo, una specie di farsa dove molto si ride, ma che in maniera paradossale e insieme umanissima ci fa scoprire senza falso pudore, tra sghignazzi e continui doppi sensi i meccanismi perversi dell’irragionevolezza umana. Lo fa additando senza ipocrisia, con un linguaggio diretto e divertentissimo, i vizi, le perversione, il malcostume, la corruzione, le debolezze che ci portano da millenni a ritenere la violenza l’unico mezzo per risolvere i conflitti, per appianare le liti. Lo fa mettendo bene in chiaro che questo meccanismo opera sempre e a qualsiasi livello: che sia quello politico e territoriale, sia su ogni altro ambito della vita degli esseri umani, con l’unica conseguenza della sottomissione del più debole. Debole ovviamente solo in termini di forza fisica, di risorse materiali da mettere in campo, e non certo di intelligenza, di cultura, di sensibilità.
Questo allestimento vede la riscrittura del testo classico da parte di Ugo Chiti, con la sua capacità di intrepretare la classicità con occhio contemporaneo e insieme rispettoso dell’originale, con la sua lingua sapida, ricchissima che sembra fatta apposta per rendere l’originale nella sua interezza, reinterpretando quelle parti rese di difficile comprensione dal tanto tempo trascorso.
E Amanda Sandrelli è una protagonista perfetta per la commedia di Aristofane. Un testo, purtroppo, di grande attualità visto l’accrescersi e il radicalizzarsi di numerosi conflitti in ogni parte del mondo.
Per info: www.teatrobismantova.it; tel. 0522 611876.