Lunedì, 23 aprile, alle ore 17 all’Oratorio Don Bosco di Castelnovo si svolgerà la presentazione del progetto di recupero dell’Eremo di Bismantova, e del “NonFestival” dedicato a Sacro e Natura, iniziativa di tre giorni che si terrà attorno a Bismantova tra fine giugno e inizio luglio.
Interverranno alla presentazione di lunedì i rappresentanti del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco emiliano, in particolare il Presidente Fausto Giovanelli, e del Comune di Castelnovo Monti, con l’Assessore Emanuele Ferrari, gli Architetti progettisti del primo stralcio di recupero dell’Eremo, il Direttore del Museo Diocesano Monsignor Tiziano Ghirelli.
All’iniziativa interverrà anche il Ministro dell’Ambiente, Onorevole Gian Luca Galletti.
Spiega il vicesindaco e assessore alla cultura Emanuele Ferrari: “Abbiamo condiviso con il Parco nazionale l’idea di costruire un percorso culturale di accompagnamento verso la riqualificazione dell’eremo. Il primo momento sarà a fine giugno, un NonFestival che cerchi di costruire qualche pensiero sulla relazione Uomo Sacro Natura. Anche guardando ai temi della sostenibilità che ci vedono impegnati dopo essere stati nominati riserva Mab Unesco. L’Eremo è il segno e lo spazio concreto di un incontro e un dialogo continuo tra Uomo, Sacro e Natura. Da qui a ciò che si vede da quel luogo. Da qui a ciò che si ascolta e si vive. Un passo dopo l’altro. Storia e cultura, paesaggio e tradizioni popolari, memoria individuale e collettiva, vicino e lontano, qui e altrove: sentieri possibili uniti da un filo che nasce e si consolida nella pratica del cammino che ci apre a una nuova e antichissima, di certo più umana e solida, dimensione del tempo: il giorno scandito dai rintocchi delle campane delle ore canoniche, che disegnano nel profilo del quotidiano un vero e proprio destino, come nel ritmo antico della vita monacale. Per questo, nei tre giorni del NonFestival, gli eventi saranno in corrispondenza delle “ore” canoniche: mattutino, ora media, vespro e compieta. Eventi musicali, teatrali, e di cammino sui sentieri. Direttore artistico della manifestazione sarà Giovanni Mareggini. Sarà coinvolta la Pietra, i borghi rurali attorno a Bismantova, il centro di Castelnovo, ma anche i Comuni di Vetto e Villa Minozzo perchè la Pietra è un simbolo e un valore non solo di Castelnovo ma dell’intero Appennino”.
Aggiunge il Presidente del Parco, Fausto Giovanelli: “Sono ormai alla partenza gli interventi di ristrutturazione della prima parte dell’eremo di Bismantova: nei locali che verranno ristrutturati troveranno posto spazi espositivi sulla natura e la spiritualità del luogo, una sala che possa ospitare corsi e attività formative ad esempio del Soccorso alpino, del CAI, di associazioni ambientaliste e realtà che hanno legami con il territorio e l’Appennino, infine anche un ufficio del Carabinieri Forestali a presidio della Pietra. Ma ovviamente non ci accontentiamo del recupero architettonico: per noi questo progetto ha il suo valore principale nel suo valore di condivisione di valori che da sempre contrassegnano Bismantova, valori di custodia del Creato di cui l’Appennino storicamente è testimone, e che sono anche al centro dell’enciclica “Laudato sì”. Valori che hanno a che fare con l’Ente Parco, ma più in generale con una visione dell’uomo e dell’ambiente che Bismantova, per le sue caratteristiche, la sua storia, gli usi e le modalità di fruizione del territorio che l’uomo ha avuto nei secoli, ha ora e avrà in futuro”.
Il progetto di recupero dell’Eremo di Bismantova e degli Orti dei Benedettini ha l’obiettivo di valorizzare questi beni religiosi, storici e culturali. Secondo il protocollo di intenti, sottoscritto dalla Diocesi di Reggio Emilia, dalla Parrocchia di Ginepreto e dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, la proprietà del complesso viene trasferita al Parco che ha accettato di buon grado l’onere di provvedere al recupero architettonico dell’eremo per farne un centro culturale, di documentazione, testimonianza e servizio sulla spiritualità e geologia. La Pietra, secondo l’etica della custodia del creato così come la si legge nelle parole dell’Enciclica Papale “Laudato Si”, torna ad essere luogo di secolare incontro tra la fede religiosa e la bellezza della natura così come è stata per secoli.
La futura gestione del centro sarà accompagnata da un comitato permanente di indirizzo e garanzia composto da rappresentanti della Diocesi di Reggio Emilia, della Parrocchia di Ginepreto, del Vicariato della Montagna, del Comune di Castelnovo Monti e del Parco Nazionale.