Con l’uscita del Decreto-Legge numero 65 del 18 maggio scorso, non c’è più l’obbligo di prenotazione per l’ingresso alle sedi espositive ed ai luoghi della cultura nelle regioni in zona gialla. È quindi possibile nei prossimi due weekend visitare le mostre allestite nelle sale di Palazzo Ducale per il Pangea Photo Festival, festival di fotografia dedicato a tematiche contemporanee cruciali per il futuro della società e del pianeta, ideato e organizzato da un gruppo di giovani abitanti dell’Appennino, insieme al Comune di Castelnovo ne’ Monti e con il sostegno di ASC Teatro Appennino.
A Palazzo Ducale fino al 30 maggio è possibile quindi visitare la mostra “Human Nature // Frontcountry” del fotografo Lucas Foglia, su gentile concessione di Micamera: è frutto di due progetti che indagano la relazione fra l’uomo e l’ambiente. Dopo che l’uragano Sandy è entrato nella vita del giovane fotografo americano, Foglia sente che è necessario occuparsi dell’argomento come un problema diventato ormai globale. “Human Nature” ci trasporta in diversi e meravigliosi ambienti, fra città, foreste, deserti, paesaggi ghiacciati e oceani, attraverso immagini accomunate dal desiderio di investigare le complesse e confittuali forze che intercorrono fra uomo e natura. “Frontcountry” racconta le più remote pieghe dell’ovest americano, fra cowboy e minatori, raccoglie le storie di una trasformazione sociale che vede il costante avanzamento dell’industria mineraria ed energetica e un contestuale sconvolgimento dei paesaggi rurali e degli abitanti che ad essi si relazionano organizzando la propria sopravvivenza. Lucas Foglia, nato in una piccola fattoria a New York nel 1983, è un fotografo di fama internazionale e insegna fotografia presso il San Francisco Art Institute. Le sue opere appartengono a diverse collezioni permanenti, presso il Denver Art Museum, il Museum of Fine Arts Houston, il Philadelphia Museum of Art e il Victoria & Albert Museum.
Sempre a Palazzo Ducale è allestito un altro progetto dell’agenzia NOOR, “Occupied Pleasures” della fotografa Tanya Habjouqa, che narra la quotidianità nei territori palestinesi. Le sue fotografie presentano un ritratto sfumato e multidimensionale della capacità umana di trovare momenti di benessere in circostanze difficili nella Cisgiordania occupata, a Gerusalemme e a Gaza.
Le mostre sono visitabili nei giorni di venerdì, sabato e domenica, dalle 16 alle 19, fino al 30 maggio. Per informazioni: Biblioteca Crovi, tel. 0522 610204.